Ristorante Pizzeria Costa

Il locale si trova a Cinisello Balsamo, città della provincia milanese dove sono nata e cresciuta. Quando ero piccola questo era il posto dove venivamo per fare le pizzate, anche perchè a quei tempi il Costa proponeva solo pizza. Di recente l’ha riscoperto Andrea, il mio compagno, e se n’è subito innamorato.

L’ambiente è quello di un locale elegante e raffinato. Spiccano alcuni elementi rurali come le spighe di grano sulle madie di legno antico e gli attrezzi per la preparazione della pasta fresca. Appena entrata però la mia attenzione è già rapita dalle due signore che sedute davanti a due grandi tavoli in fondo alla sala principale, preparano a mano le orecchiette fresche. Veniamo fatti accomodare nelle veranda fresca di ristrutturazione, ammodernata con un sistema di bio-clima sanificante.

Poso giacca e zaino e mi fiondo ad ammirare il lavoro manuale della signora Caterina, che mi racconta che prepara la pasta fresca tutti i giorni da 42 anni. Dice di non aver avuto la fortuna dei suoi fratelli maschi di poter finire il percorso di studi, e sin da giovanissima le è stato insegnato a fare la pasta fresca. E’ davvero un piacere guardarla, mi ipnotizza!

Il figlio Claudio, gestore del ristorante, mi racconta invece che a breve inizieranno la loro produzione di alimenti fermentati e ne elogia i benefici per l’intestino. Aggiunge anche che presto introdurranno dei preparati con farine di legumi.

Il menù del Costa è vario e comprende piatti di pesce, carne, salumi, e alcuni piatti vegetali della tradizione pugliese preparati con verdure di stagione. Il merito del ristorante Costa è il saper trasformare piatti semplici e magari tradizionali in vere specialità gourmet, seguendo i metodi e le preparazione delle ricette più antiche. Vengono valorizzati gli ingredienti della nostra dieta mediterranea (pasta, pane, pizza, grani, olio, legumi) attraverso la continua ricerca di produttori e coltivatori che propongono prodotti di qualità.

Appena ci accomodiamo ci vengono serviti della focaccia pugliese alta con pomodorini e patate e del pane della casa che profuma di lievito e legna.

Cominciamo con una degustazione a sorpresa: ci viene proposto un assaggio di un olio extra vergine pugliese, servito in un bicchierino dal sommelier. Ci viene anticipato quali sono le note aromatiche che avvertiremo durante l’assaggio.

Intanto scorriamo il menù. Sull’antipasto non ho dubbi: purea e fave servita con cicoria, un classico intramontabile pugliese, in cui il sapore dolce della fava si sposa con l’amaro delle verdure. Rubo qualche pezzo di puccia dall’antipasto di Andrea per gustare fave e cicoria con le mani.

E poi proseguo con un delizioso primo piatto, servito in una grande scodella rustica: cavatelli fatti a mano ai ceci neri della Murgia Carsica cotti in terracotta, a cui su gentile invito della cameriera ho aggiunto delle vongole. Affondo il cucchiaio in questo sughetto con pomodorini freschi, ceci e vongole e assaporo lentamente la pasta ruvida e spessa, fatta proprio come piace a me.

Per Andrea un primo di spaghetti all’aglio nero alla chitarra con bottarga di muggine e per mio suocero un polpo verace e croccante servito un letto di cicerchie.

Mio suocero e Andrea hanno chiuso il pasto con una ricca fetta di torta alla ricotta fatta in casa.

Non vedo l’ora di tornare al ristorante Costa per poter provare le novità che mi ha anticipato Claudio!