Takumi Ramen Kitchen

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I tipici ramen di Sapporo a Milano

Takumi Ramen Kitchen è una catena di locali che nasce dall’incontro di Saeki, ristoratore giapponese di Dusseldorf, e Nishiyama Seimen, produttore di ramen di Sapporo. La catena ha la sua origine in Germania ma affonda le radici in terra giapponese. Oggi ci sono ristoranti Takumi in molte città europee come Berlino, Monaco, Francoforte, Amburgo, Rotterdam, Amsterdam, Anversa, Barcellona e dal 2019 anche a Milano.

Il locale propone uno dei comfort food giapponesi più in voga del momento, il ramen. Forse non tutti sanno che esistono tante varianti dei famosi ramen giapponesi, proprio come in Italia in cui ogni regione ha la sua ricetta per cucinare la pasta. Il ramen, che è tradizionalmente un piatto povero, si può distinguere per il tipo di pasta utilizzata e le guarnizioni. Ma è il tipo di brodo utilizzato che conferisce identità al piatto: può essere brodo di shoyu, di carne o di miso. E’ facile dunque rendere vegetale il ramen, anche se la tradizione lo arricchisce di carne di pollo o di maiale.

La storia del ramen di Sapporo narra che un giorno un cliente, entrando in un ristorante della città, chiese di aggiungere al brodo un ingrediente particolare e così nacque negli anni ’50 il Sapporo Ramen. Ti invito a scoprire questo ingrediente nella recensione che trovi sotto.

Se vuoi scoprire altri ramen a Milano, ti invito ad esplorare il blog e la mappa: troverai i ramen cinesi di Ramenamano, quelli italo-giapponesi di Casa Ramen o un’altra versione giapponese di Zaza Ramen. Ogni ristoratore nasconde la sua specialità.

InfoRMAzioni utili

QUARTIERE: Sarpi
INDIRIZZO: Via Luigi Canonica, 63, 20154 Milano
ORARIO: Lun-dom 11:45-15/ 18:45-22:30
TELEFONO: +39 02 3656 6126
EMAIL: takumimilano@gmail.com
SITO WEB
: takumiramenkitchenmilano.it

LA NOSTRA RECENSIONE

27 febbraio 2021

Oggi sembra un giorno di primavera, il sole è caldo. Ma nonostante le temperature, decido di farmi coccolare da un piatto caldo come i ramen di Takumi Ramen Kitchen. Anni fa Giulia Giunta li aveva postati sul suo gruppo Facebook e le opzioni senza carne del locale mi avevano molto incuriosito.

Vi ho portato in più occasioni in zona Sarpi, la Chinatown milanese, e oggi mi trovo in compagnia di Ratatuja in via Canonica. L’esterno di Takumi è composto da 3 vetrine molto colorate. Nella parte alta c’è un grande frontespizio con collage di scritte, locandine, fumetti, pubblicità in stile giapponese. La vetrina di mezzo riporta la scritta “Takumi Ramen”, mentre quella vicino alla porta d’ingresso “Japanese Soul Food” che ci porta nel cuore della cucina del Giappone. Entro e mi trovo catapultata nel mondo asiatico. Takumi è un locale molto colorato con prevalenza dei toni giallo e rosso. Ci sono lanterne rosse di bambù appese al soffitto mentre locandine, scritte e disegni riempiono le pareti. C’è anche un fumetto dedicato alla storia di Takumi Ramen Kitchen.

Il menù è “stampato” sui tavoli e ci prendiamo tutto il tempo per controllare le opzioni disponibili. Sul menù sono riportati chiaramente tutti gli ingredienti utilizzati. Il simbolo “no meat” differenzia i piatti senza carne mentre il simbolo “peperoncino” indica quelli piccanti. Il ragazzo che ci serve è davvero molto gentile e attento alle nostre esigenze: più volte è andato avanti e indietro dalla cucina per poter rispondere alle nostre domande. La prima volta ci ha avvisate che le crocchette di zucca avevano l’uovo all’interno, la seconda che alcuni cibi potevano avere delle contaminazioni da uova o altri alimenti animali. Informazioni molto importanti nel caso in cui seguiate un regime strettamente vegano.

Per aprire il pasto ordino due polpette di zucca (consigliate solo se non siete vegani) e dei gyoza di verdure (chiedeteli esplicitamente al cameriere, poichè non sono segnati sul menù). Ma sono concentrata ovviamente sul ramen. Scelgo il Veggie miso ramen e Ratatuja la sua versione spicy.

prima di entrare da Takumi Ramen Kitchen non sapevo che Sapporo, capoluogo di Hokkaido, vantasse uno dei piatti più famosi del Giappone. I suoi ramen sono preparati con brodo di miso e altri ingredienti tipici del Nord: maiale, burro e mais.

Il mio veggie miso ramen con verdure, cipollotto, porro, funghi e patata dolce viene servito ancora fumante con un classico cucchiaio giapponese da zuppa. Ogni ingrediente della guarnizione è posizionato con cura e crea evidenti contrasti di colore. Affondo le bacchette nella ciotola per scoprire i famosi noodles artigianali che Takumi importa direttamente da Sapporo: lunghi e riccioli come boccoli, preparati con farina di grano tenero raffinata. Mescolo la salsa, i noodles e i vegetali anche se mi dispiace scomporre il piatto. Il sapore intenso della salsa miso ora avvolge il gusto, scalda e rende questo piatto succulento. Con le bacchette afferro i noodles, con poca grazia li porto alla bocca schizzando gocce sul tavolo nudo; con il cucchiaio bevo il brodo cercando di masticare tutto con lentezza, fino all’ultima goccia.

Finisco il mio ramen e noto che il locale si è riempito e altre persone continuano ad entrare. Con la pancia piena e soddisfatta mi avvicino alla cassa, sbircio in cucina e pago il mio conto da 16 euro.

Se lo provate fatemi sapere cosa ne pensate.

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