Sorbillo è stata la prima pizzeria che mi ha fatto sognare Napoli e la sua pizza. Finalmente ho ritrovato quei sapori autentici in una pizza, una pizza molto particolare dall’impasto dichiaratamente semintegrale e biologico con il 20% di farina integrale del Molino Caputo, produzione originale campana. La sua pizza (sedi Duomo e Navigli) è molto larga e bassa, con un cornicione appena accennato, ma unica nel suo genere, cotta nel forno a legna. Negli anni ho provato tutte le sedi e devo dire che Lievito Madre al Duomo e Olio a Crudo non mi hanno mai delusa, so che vado per mangiare quel tipo di pizza, che aspetterai in coda fuori oppure all’interno del locale, guardando la meravigliosa macchina che si cela dietro una pizza, fatta di mastri pizzaioli che non si fermano mai, stendono, condiscono, infornano, sfornano e finiscono l’opera d’arte. Pizza Gourmand fa invece uso di farina 00 e tipo 1 e del forno elettrico: la sua pizza a ruota di carro ha un impasto croccante e il cornicione poco più alto. La sua particolarità è un menù con pizze regionali, tutte da scoprire.