Percorsi d’acqua è un cammino nato dall’idea di Sonia Cipriani, guida ambientale escursionistica AIGAE e guida del Parco del Ticino. La prima tappa inizia da Panperduto attraversando i parchi, le città e i borghi della provincia milanese arriva alla Darsena di Milano. Ogni tappa percorre circa 20 km.
Chi mi segue sa quanto io ami camminare a fianco dell’acqua, di solito un lago, ma anche il mare o un fiume. L’acqua è sempre stata un punto di crescita fondamentale per le grandi città commerciali. L’aspetto che mi piace di Milano è che nasconde questa bellezza ai più curiosi: senza l’acqua forse non avremmo avuto il Duomo.
“Rogge che lambiscono vicoli bui e stabili di ringhiera; giovani lavandaie sulle sponde dei canali, curve sul bucato all’ombra di svettanti campanili; pesanti comballi sull’Olona, l’Adda, Il Ticino e trascinati sull’acqua pigra dei navigli per scaricare legna e carbone alle sciostre, coperte di lobbie, lungo gli argini; intrichi di stradine sovrapposte a fossati maleodoranti, solcati da ponti di lagunare memoria.”
Così si apre il libro catalogo dedicato alla mostra milanese di Palazzo Morando che esalta la “Milano città d’acqua“. Una Milano che ha fondato la propria identità sull’acqua e che fu sacrificata negli anni ’30 per ragioni di ordine sanitario e di mobilità. Una Milano che oggi riscopriamo attraverso le guide turistiche e le mostre con immagini dell’epoca, ed anche con un intenso e lungo cammino di 140 km “come una goccia d’acqua”.
Domenica 23 maggio 2021 abbiamo seguito Sonia nell’ultima tappa di Percorsi d’acqua da Gaggiano a Milano. Abbiamo iniziato costeggiando il Naviglio a Gaggiano, seguendo la roggia delle case siamo arrivati alle risaie del Parco Agricolo Sud di Milano [link al sito] che nei giorni successivi sarebbero state allagate. Abbiamo proseguito all’interno della privata location di Cascina Boscaccio, una corte lombarda settecentesta circondata da un lago artificiale ricavato da una ex cava di sabbia, oggi sede di eventi [link al sito]. A Trezzano abbiamo incrociato il Naviglio Grande e abbiamo camminato sull’alzaia fino ad arrivare alla bellissima chiesa di San Cristoforo e proseguire in Darsena. Dalla campagna alla città, un paesaggio che si trasforma, l’acqua che scorre e ci guida alla conoscenza di un territorio tutto da scoprire.
Durante il percorso Sonia ha raccontato storie di agricoltori, di grandi imprenditori, di architettura, di riqualificazioni che si intersecano tra natura e città, in cui l’acqua è sempre presente come elemento determinante. E’ un cammino lento, un modo per aprire gli occhi e apprezzare ciò che ci circonda, ciò che noi diamo troppo spesso per scontato.
Questo cammino è un elogio all’acqua, alla sua importanza, al richiamo ancestrale che essa porta con sé.
La giornata si è conclusa con un aperitivo a Mi Casa Tosteria, dove ho ordinato dei semplici stuzzichini e un toast vegano.
Un grazie di cuore a Sonia per averci fatto scoprire in circa 23 km tanti momenti storici importanti della vita della nostra città e avermi permesso di fare il primo vero cammino dopo mesi rinchiusi in casa a causa della pandemia. Per tutte le informazioni vi invito a contattarla direttamente e consultare il sito con tutti i dettagli.
Io non vedo l’ora di ripercorrere altre tappe della prossima edizione. E voi ci sarete?
